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Casa di riposo IPAB Giovanni Bisognin    Meledo

Sorta con il provvidenziale atto testamentario del Dottor Giovanni Bisognin, nato domiciliato in Venezia, calle Minelli 1884 (San Fantino) e possidente terriero nella frazione di Meledo: in due documenti, assai lunghi e molto precisi, del suo testamento redatto il 24 giugno 1875, alcune disposizioni meritano di essere segnalate come serio tentativo di aiutare le tante famiglie bisognose nel risolvere i gravi problemi economici che agitavano in quei tempi le masse popolari.

Trascriviamo, tra le varie annotazioni del suo testamento, quelle che interessano per ricostruire la dinamica di avvio che ha dato l’impulso all’opera assistenziale:

di tutta la mia sostanza………………..

che se Meledo passasse a formar parte di altro comune o facesse comune dove nomino erede universale residuaria la “Congregazione della Carità”.

………La Congregazione della Carità dovrà erigere in Meledo un asilo rurale per 24 fanciulli 12 maschi 12 femmine povere preferibilmente orfani che verranno mantenuti ed istruiti dai tre ai nove anni compiuti. Un ospitale per l’accoglimento e cura di 12 ammalati poveri; un ricovero per 12 vecchi incapaci di procurarsi il vitto con il lavoro……

Ebbero inizio così i lavori per rendere concreta la volontà del Cavaliere G. Bisognin cominciando con l’adattare il palazzo alle esigenze testamentarie.

Nel 1904 l’ingegnere civile Carraro si occupò di redigere i disegni per la ristrutturazione dell’edificio con le opportune modiche. Si procedette quindi costruendo e ristrutturando qualche muro divisorio al pian terreno per l’ubicazione di cucina, tinello, studio, scale ed un passaggio nel cortile per ricevere; al piano superiore furono ricavate quattro stanze da letto e un gabinetto.

Nel 1906  la soc. Galtarossa di Verona installò l’impianto di illuminazione ad acetilene

Il 6 gennaio 1906 il signor fabbro tale Fontana Leone costruì e pose in opera una cucina economica "lunga m 1,40 larga 0,90 alta 0,80 a forma rettangolare con quattro facciate. Forni, sottoforni e tre registri per la condotta del fuoco ecc……ecc… ."      Il costo della suddetta sarà di 600 lire.

Il 20 gennaio del 1906 furono ultimati i lavori di ampliamento e riattamento della casa di riposo da parte della ditta Toffanin.

Così dopo aver riadattato i locali, fatto gli acquisti necessari a garantire la funzionalità per ospitare gli anziani ed i bambini, si provvedeva al personale che doveva assicurare l'efficenza dei tre istituti. Tutta la fiducia fu riposta nelle suore della Misericordia ed esse accettarono: inizialmente arrivò una suora seguita da altre due nel giugno 1907

                 L’ospitale e casa di riposo e l’asilo infantile                                    furono inaugurati il 28 ottobre  1906 

Durante l’estate viene restaurato il fabbricato destinato per l’asilo infantile situato lungo la strada che porta a Meledo Alto (bivio tra la strada nuova per Grancona e strada che scende a Meledo). L’asilo, il 28 ottobre 1906, sotto la direzione di una quarta suora , Norina Cerri, incominciò a ospitare i bambini di Meledo.

Nel 1915 le suore chiesero al Vescovo di Vicenza di poter allestire una stanza a Cappella del Santissimo Sacramento, che venne inaugurata nel 1917; dopo un po’ di tempo fu costruita, nel parco antistante l’Istituto, la Grotta di Lourdes.

Nel 1951 sotto la direzione della superiora del tempo fu eretta una chiesetta che, gioiello della casa, viene tenuta costantemente in ordine e curata per poter dare agli ospiti il servizio che essi cercano.

Tra gli altri importanti servizi che le suore offrivano alla popolazione ha rivestito molta importanza la costruzione e la gestione della scuola di lavoro da esse gestita  (due macchine da cucire, cerchietti per ricamo e tutto il materiale per imparare l'arte del rammendo ).

Si arriverà poi all’ 8 settembre del 1950, con la posa della prima pietra del nuovo asilo e ricreatorio femminile che, dopo varie ristrutturazioni per adattamenti alle moderne esigenze, funziona tuttora e ospita una ottantina di bambini dai tre ai cinque anni.

La sostituzione del nome da Ospitale, Casa di Riposo e Asilo G. Bisognin  a I.S.A.F. fu cambiato  a seguito della fusione dei tre Enti iniziali con decreto regionale n°1933 del 21 settembre 1993 diventando così un unico Ente (Istituto Servizi Anziani e Fanciulli) per esigenze legislative; durante la riforma sanitaria gli amministratori del tempo sentirono l’esigenza di cambiare la dicitura perché sembrava che lo stato, per ripianare i debiti della riforma sanitaria, potesse incamerare tutti i beni che la casa possedeva.

Nel duemila fu modificato lo statuto e la sua nuova ed attuale dominazione è I.P.A.B. Servizi Socio-Assistenziali  G. Bisognin

C’è da dire, a onor di cronaca, che attualmente da parte della Regione Veneto è allo studio una nuova modifica giuridica degli Enti in generale che li porterà a diventare delle moderne società per azioni al servizio delle persone oppure delle fondazioni.

E' importante inoltre ricordare che gli enti di questa congregazione furono sempre a fianco della popolazione di Meledo, distribuendo lavoro, assistendo le famiglie bisognose, aiutando tutte quelle persone che bussavano alla porta con richieste di aiuto sia materiale che spirituale, donando servizi socio-assistenziali e sostituendo molto spesso lo stato in ciò che avrebbe dovuto garantire ai suoi cittadini.

Questa Istituzione non chiese mai nulla ma solo diede, garantendo e migliorando la vita di Meledo e dei suoi abitanti: grazie al lascito di case e terreni da parte del fondatore Giovanni Bisognin ha permesso, tramite i presidenti susseguitisi negli anni '60, di dare l’opportunità di una adeguata abitazione a tutti gli abitanti che facevano richiesta di un lotto di terreno. La " Casa di riposo" ha svolto e svolge tutt'ora un servizio di alto livello qualitativo nell’assistenza di anziani; in questo periodo si stanno ultimando i lavori per la costruzione di un'ulteriore ala che servirà a quelle persone che, sole e bisognose di aiuto, necessitano di trascorrere felicemente gli ultimi giorni di vita terrena. Attualmente il complesso ospita 104 persone anziane servite da personale preparato e qualificato.

L’Amministrazione oggi guidata dal presidente Giacomello Renato, attento alle esigenze alle aspettative dei suoi ospiti, sta inoltre studiando un percorso che permetterà all’invalido di poter percorrere con la sua carrozzella tutto il perimetro della casa di riposo, raggiungendo anche i giardini, la piccola chiesetta, la Grottina di Lourdes.

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